Come fare per adottare un bambino africano
Tu e il tuo partner avete deciso di adottare un bambino africano? Dovete sapere che andate incontro a un lungo iter, fatto di molteplici step che intercorrono tra la domanda e l'adozione definitiva, nonchè di ingenti spese. Detto questo, se la motivazione è più forte di tutto e volete farvi cambiare e riempire la vita da una creatura speciale, seguite le indicazioni di UnCome.it su come fare per adottare un bambino africano.
Passi da seguire:
Innanzitutto assicuratevi di possedere i requisiti per l'adozione di un bambino (validi sia per quelle nazionali che internazionali). Ricordiamo quindi che la coppia adottante deve essere regolarmente coniugata da almeno 3 anni o essersi sposata da meno ma dopo aver convissuto stabilmente per almeno 3 anni. Non deve esserci nessuna separazione in corso o di fatto. L'età degli aspiranti genitori deve superare di almeno 18 anni quella dell'adottato ma non andare oltre i 45 in più. La coppia deve inoltre possedere i mezzi per educare, istruire e mantenere il figlio adottivo.
Se sussistono i requisiti suddetti, presentatevi al Tribunale per i minorenni competente nel territorio di residenza e informatevi sull'iter per l'adozione e la modulistica necessaria. Quindi recatevi presso l'Ufficio di cancelleria civile con i documenti richiesti: domanda di adozione, certificati medici (sana e robusta costituzione, HIV, epatiti, TBC etc) e dichiarazione di assenso dei genitori degli adottanti alla richiesta dei figli (o certificato di morte o autocertificazione del decesso di essi).
A questo punto i Servizi territoriali (psicologi e assistenti sociali dell'ASL e organi di pubblica sicurezza) metteranno in atto un'indagine per verificare l'idoneità della vostra coppia ad accogliere un figlio adottivo e presenteranno una relazione al giudice. Quest'ultimo, sulla base degli elementi acquisiti, deciderà se rilasciare o meno il Decreto di Idoneità per un'adozione all'estero. In caso affermativo, vi convocherà per stabilire i passaggi successivi.
Ora il decreto verrà inviato dal giudice alla Commissione per le adozioni internazionali e all'ente autorizzato, da cui sceglierete di essere affiancati per la procedura (il tutto deve avvenire entro 1 anno dal rilascio del decreto). Non appena l'autorità straniera autorizzerà l'incontro con il bambino africano, potrete partire. L'ente vi assisterà nello svolgimento delle pratiche.
In caso di parere positivo sull'incontro sia da parte dell'autorità straniera che dell'ente autorizzato, quest'ultimo tradurrà alla Commissione per le adozioni internazionali gli atti e le relazioni attestanti la sussistenza dei requisiti per l'adozione. Quindi arriverà l'autorizzazione all'ingresso e alla permanenza dei minore in Italia, prima con affidamento preadottivo e successivamente con adozione definitiva e trascrizione del provvedimento nei registri dello stato civile.
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